Qualcosa sul progetto editoriale Repertorio critico delle poete italiane presentato presso la Biblioteca Elio Pagliarani di Roma

Ieri si è tenuto presso la Biblioteca Elio Pagliarani di Roma un incontro importante per la poesia. In un primo momento l’idea prospettata da Gabriella Musetti confesso mi aveva fatto tremare i polsi. Di primo acchito la creazione per la Società Italiana delle Letterate di un repertorio critico che illustrasse il lavoro di poete italiane e italofone, viventi, nate prima del 1970 può sembrare un’impresa tanto necessaria quanto impossibile.

Il primo motivo dei miei tremori, seguito però da un fremito di gioia, ha riguardato l’ampiezza che Musetti si è riproposta di coprire in termini di ricerca, attraverso un progetto editoriale strutturato con una profonda consapevolezza relativa alla sua esperienza di poeta, editrice e femminista posta al servizio di un repertorio critico intitolato suggestivamente Fuori dal canone. Per una storia della poesia italiana delle donne.

È infatti di questi giorni la presentazione al circolo della stampa di Trieste dell’associazione di promozione sociale Vita Activa Nuova che vede Gabriella Musetti tra le fondatrici. Vita Activa Nuova è dunque anche la casa editrice che si propone in prospettiva la pubblicazione del repertorio SIL delle poete italiane.

Il secondo motivo di tremore e poi di entusiasmo incondizionato, riguarda il fatto che si tratta di un progetto che per come è stato concepito insiste anche metodicamente su una difficoltà costante e comune. Una difficoltà spesso insormontabile cioè quella che affrontano le scrittrici, le poete e le critiche letterarie che si propongono di ricercare e di scrivere fuori dal confine del canone e di conseguenza fuori dalle categorie per così dire accreditate da un sistema di pensiero unico.

Del resto il discorso sulle problematiche del canone era stato precocemente declinato in termini politici e critici dalla SIL già nel 2015, attraverso una pubblicazione fondamentale che ha aperto la strada a molti discorsi pubblici sui limiti intollerabili che il concetto di canone impone che per fortuna si stanno tenendo oggi.

Gabriella Musetti in estrema sintesi a noi redattrici reclutate nel direttivo della Società delle Letterate tra coloro che si occupano a vario titolo di poesia (Elvira Federici, Loredana Magazzeni, Anna Toscano) ha chiesto di agire nella ricerca delle poete e delle curatrici/curatori più appropriate/i sulla base di un principio di accreditamento incentrato su un panorama molto più ampio rispetto a quello ristretto e ufficializzato da un canone letterario come minimo latitante quando funge da osservatorio sul lavoro delle poete.

Ho immaginato perciò che l’azione più utile che potessi intraprendere in prima battuta fosse quella di occuparmi il meno possibile, in veste di critica, delle poete che intendevo proporre all’attenzione della redazione del repertorio.

Per inciso l’unica poeta di cui ho scelto di occuparmi come critica in collaborazione con Luca Benassi è Lucianna Argentino Questo perché a mio avviso un repertorio critico che si configura sulla base di una tale vastità di vedute richiede di avvalersi il più possibile dell’analisi di critiche e critici specialiste/i  delle soggettività poetiche che si considera di includere.

Pertanto ho iniziato il mio lavoro redazionale con la consultazione di quelle organizzazioni del mondo dell’editoria e di quelle realtà letterarie con le quali fossi entrata da tempo in contatto diretto attraverso la mia attività di poeta e critica di poesia.  Si è trattato per me di una vera e propria consultazione messa in atto attraverso una rete relazionale formata da quelle entità che negli anni mi hanno portato a constatare  personalmente quanto agissero con presupposti affini a quelli che il progetto del repertorio si propone in termini di indipendenza.

Una di queste è la redazione delle edizioni Anterem che bandisce da trentasei anni il Premio Lorenzo Montano. La loro attenzione critica di amplissima portata è testimoniata  dal modo composito in cui la redazione si è strutturata negli anni e ha agito nell’analisi dei lavori poetici proposti loro esclusivamente sul vivo dei testi. Questo lungo corso di attenzione e indipendenza è evidente da quest’anno in particolare dalla netta prevalenza della pubblicazione di voci poetiche femminili di estremo interesse su cui la casa editrice veronese ha puntato.

Per quanto riguarda la funzione di osservatorio attraverso il web ho interagito con quelli che sono tra i punti di riferimento più accreditati soprattutto dalla qualità della loro ricerca e promozione nella poesia contemporanea. Uno di questi è il sito Poetarum Silva con Anna Maria Curci caporedattrice insieme a Fabio Michieli. Curci poeta, studiosa e traduttrice è, tra le altre, coinvolta nel repertorio come poeta e e come critica nell’analisi delle poete da includere.

Un altro di questi siti è Slowforward molto noto per la proposta di realtà poetiche tra le più attuali del panorama nazionale e internazionale. Marco Giovenale, poeta e critico, il creatore e promotore del sito è tra i curatori del repertorio attraverso l’analisi critica del profilo poetico di Mariangela Guatteri.

Il repertorio dunque riguarda il lavoro di poete la cui ricerca è ancora in corso di svolgimento. Credo che anche questo sia un segnale politico molto forte che il repertorio voglia dare. Per concludere vorrei sottolineare come questo criterio che ho sommariamente illustrato è stato possibile grazie a una politica di compilazione precisamente scandita affidata alle scelte soggettive delle redattrici, tutte come già detto poete e critiche letterarie.

Questa precisazione si dimostra opportuna perché è stato chiaro fin da subito che un repertorio critico il quale si proponga un’indagine sul presente della poesia italiana delle donne, debba avvalersi dell’esperienza  maturata da soggettività e organizzazioni che si sono prefissate come assunto, un lavoro del tutto indipendente sui fenomeni della contemporaneità poetica, con ciò individuando criteri inediti e pertinenti al vivo di quelle ricerche poetiche che sono in corso di svolgimento.

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2 dicembre ore 21: Fuori dal canone. Per una storia della poesia italiana delle donne Biblioteca Pagliarani di Roma

Giovedì 2 dicembre alle ore 21 presso la Biblioteca Pagliarani di Roma si svolgerà un incontro in presenza e in rete sul tema: “Fuori dal canone. Per una storia della poesia italiana delle donne”. Parteciperò all’incontro in qualità di direttivo SIL e redatrice del progetto editoriale con Elvira Federici, Loredana Magazzeni, Gabriella MusettiAnna Toscano. Saremo in dialogo con Cetta Petrollo. Questo incontro intende fare il punto sul progetto di ricerca e compilazione del nuovo Repertorio delle poete contemporanee italiane e italofone avviato da questo Direttivo SIL nel corso dell’anno 2021, un progetto ideato da Gabriella Musetti. Altro argomento riguarderà il prossimo convegno SIL 2022 che si terrà a Viterbo dal 18 al 20 marzo, tema: Ecopoetiche, ecopolitiche. Chi volesse partecipare online può richiedere il link a societaletteratepoesia@gmail.com 

Società Italiana delle Letterate – SIL

Attualmente faccio parte del consiglio direttivo della Società Italiana delle Letterate (presidente Elvira Federici, vicepresidente Loredana Magazzeni, con Marta Cariello, Maristella Lippolis, Gabriella Musetti e Donatella Saroli). La mia mansione è tra l’altro quella di gestire i contenuti del sito web https://www.societadelleletterate.it/ Il sito della Società Italiana delle Letterate svolge un attività informativa, testimoniale delle attività e dei documenti multimediali prodotti in venticinque anni di ricerca nell’ambito della critica letteraria femminista e della scrittura delle donne. Alcune pubblicazioni frutto di studi collettivi e individuali sono in parte scaricabili gratuitamente dal sito e in parte pubblicati dalla casa editrice Iacobelli. In un incontro per i 25 anni della SIL del 5 giugno 2021 che ha avuto luogo nell’ambito di Feminism Fiera dell’Editoria delle Donne , di cui SIL è tra le organizzatrici, è stata illustrata una cartografia parziale delle attività della Società delle Letterate tramite i principali temi e le principali pubblicazioni prodotte dall’epoca della fondazione. Il giornale digitale della Società Italiana delle Letterate è Letterate Magazine diretto da Silvia Neonato. La rivista cartacea e digitale Leggendaria, diretta da Anna Maria Crispino (tra le fondatrici della SIL) è una pubblicazione indipendente ma strettamente connessa dal punto di vista politico, etico e relazionale alla Società Italiana delle Letterate.

Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul sito delle SIL

Con SIL l’11 settembre Laudomia Bonanni

Il Direttivo SIL in carica ( Marta Cariello, Elvira Federici, Loredana Magazzeni, Gabriella Musetti, Donatella Saroli, Viviana Scarinci) sta lavorando dall’inizio del suo mandato alla costruzione di un evento che rilegga l’opera di Laudomia Bonanni.  Già nel 2013, all’interno del Seminario nazionale SIL che si tenne all’Aquila Terra e parole: donne riscrivono paesaggi violati, fu organizzata una passeggiata letteraria dedicata alla scrittrice aquilana; l’iniziativa fu preparata da Maria Vittoria Tessitore, il cui intervento su Bonanni si può leggere nel volume Terra e Parole pubblicato sul sito SIL.  La passeggiata si svolse in una città ancora profondamente segnata dal terremoto del 2009, con la maggior parte del centro storico chiuso alla circolazione. Oggi la città è rinata e i suoi storici palazzi risplendono più di prima. E anche per Laudomia Bonanni è arrivato il tempo di restituirle tutto lo spazio che merita la sua voce forte e unica nel panor ama letterario. Che questo tempo sia arrivato è dimostrato dalla nuova e per molti versi inaspettata attenzione da parte della critica, da riletture contemporanee da parte di giovani studiose e da nuove iniziative editoriali, come l’ultima in ordine di tempo della casa editrice Cliquot che ha ripubblicato il romanzo Il bambino di pietra .  Leggi una recensione di Maristella Lippolis a riguardo. 

Sabato 11 settembre a L’Aquila organizzeremo insieme alla Facoltà di Lettere dell’Università un seminario, della cui struttura daremo conto più avanti, e una passeggiata letteraria nei luoghi a cui si ispirano alcune delle opere e degli scritti di Bonanni. Informazioni societaletterate@gmail.com

Grazie al direttivo SIL!

Martedì 10 novembre la Società Italiana delle Letterate ha ratificato e reso operativo il mio ingresso nell’attuale direttivo.  Ringrazio la presidente Elvira Federici e le altre componenti: Marta Cariello, Maristella Lippolis, Loredana Magazzeni, Gabriella Musetti, Donatella Saroli. L’invito mi inserisce nel momento in cui la carica si è resa vacante per via di un membro dimissionario. Questa ulteriore possibilità di partecipazione mi ha portato a riflettere sulla mia effettiva efficacia nel ricoprire un ruolo attivo in SIL svolgendo un servizio così importante come quello legato alla comunicazione, tuttavia non discostandomi dalle ricerche, dai temi e dai linguaggi che mi appartengono da sempre, come quelli della critica letteraria e della poesia.

È un’identità di orizzonti quella che mi ha spinto a accettare di fare parte del direttivo SIL, la quale si basa su interessi comuni forti come quello legato alla questione problematica e annosa del canone letterario nel mondo dell’istruzione scolastica, allo studio delle genealogie femminili in ambito storico e letterario e all’interesse nelle frontiere di sostenibilità realisticamente raggiungibili per tutte e tutti, attraverso lo studio del pensiero ecofemminista. Sono questi i temi che mi spingono a credere di poter svolgere, insieme a questo direttivo, un lavoro di promozione del femminile davvero condiviso e fertile.

L’incarico oltre che onorarmi mi rende profondamente conscia dell’importanza e della responsabilità di un ruolo, come quello che mi si propone, cioè legato alla rappresentazione e comunicazione di SIL. Perciò fortemente impegnato sull’accuratezza di un linguaggio che rispecchi una pratica e una politica che a partire dalle modalità espressive e relazionali nonché dai temi scelti, renda evidente per contrasto quanto la disparità di genere e sociale si nutra di linguaggi, luoghi comuni e pigrizie culturali che creano mondi e relazioni su presupposti ogni giorno più irrealistici.

Concordemente al direttivo ritengo che in questo momento così difficile per tutte e tutti, la SIL possa e debba avvalersi dei molti contenuti, pratiche relazionali  e energie  che in venticinque anni  le socie hanno saputo mettere in circolo per affrontare e rappresentare la sfida proposta dalla complessità di ogni momento presente. È questa capacità che ha reso la SIL oggi più che mai riconoscibile  in quanto ente accreditato nella produzione creativa femminile in ambito italiano e internazionale, nonché nella cura, studio e promozione delle pratiche femministe.