Con il mese di febbraio inizieranno presso l’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino i laboratori scolastici di poesia del progetto L’albero capovolto che quest’anno, più che negli anni precedenti, si dimostrano un’occasione importante per gli studenti e le studentesse che vogliano condividere la loro scrittura anche al di fuori delle pareti delle aule scolastiche.
Infatti una selezione degli elaborati prodotti nell’ambito dei laboratori sarà illustrata e introdotta il 17 aprile in una delle giornate del convegno VentiVenti, che l’Università La Sapienza dedica alla poesia contemporanea e andrà a fare parte, in un secondo tempo, del fascicolo della rivista Polisemie dedicato al convegno.
Perché fare un laboratorio di poesia contemporanea alle scuole medie? Si potrebbe rispondere genericamente che grazie alla lettura e alla scrittura di poesia, se liberata dai numerosi pregiudizi che la snaturano, ciascuno può conoscere meglio se stesso e in questo modo è portato a meglio definire la propria visione del mondo. Un testo poetico mostra gli oggetti, le persone, i sentimenti e le sensazioni più immateriali secondo un’angolazione imprevista che permette di considerare la realtà in modo nuovo.
Prima di addentrarci nella descrizione del nostro progetto però è bene ricordare che il termine poesia include modalità e significati che vanno oltre il canone utilizzato per l’insegnamento a scuola ed è dall’esplorazione di questa pluralità che partiremo.
Il pregiudizio relativo al fatto che la scrittura e la lettura di poesie suggellino una sorta di elevazione sociale, non è recente. Si tratta di un pregiudizio che fa parte prima della nostra storia di italiani e poi della nostra letteratura. Comporre versi infatti nell’Italia del Cinquecento era non soltanto una moda, ma anche un modo per definire la propria autorevolezza sociale in una cultura che anche quando popolare, risultava largamente intrisa del modello espressivo petrarchista. Perciò ogni non poeta al fine di apparire potenzialmente dotato di un certo livello intellettuale, riteneva di dover comporre qualche poesia, che veniva utilizzata oltre che negli scambi epistolari, amorosi e amicali anche in frangenti come il dileggio, l’accusa di qualche malefatta, la denuncia di circostanze equivoche ecc. Questa modalità bifronte della poesia, intesa in un certo senso come elettiva e nell’altro come una specie di canone espressivo legato a un’utilità propriamente assertiva in frangenti più quotidiani e bisognosi di una comunicazione diretta, ci aiuterà a attenuare il timore reverenziale verso la poesia iniziandola ad immaginare come uno strumento praticabile a tutti gli effetti.
Perché approcciare in questo modo la poesia attraverso i laboratori scolastici di Contemporanea – Fondo Librario? Il fondo librario quest’anno propone un progetto completamente nuovo che tuttavia esprime e sintetizza i temi che sono stati nostri fin dal principio. Infatti l’idea di raccogliere un fondo librario di poesia nasce nel 2011 allo scopo di lavorare alla costituzione di una piccola ma ultraspecializzata biblioteca capace di un valore testimoniale di stringente attualità. Questa attitudine si è andata via via coniugando con il nostro modo quotidiano di intendere la cultura in senso inclusivo che ci ha portato a sfatare anno dopo anno, quel pregiudizio di cui s’è detto, quello per cui la cultura in genere e la poesia nello specifico fossero qualcosa di distante, irraggiungibile, difficile, in qualche modo elitario. Non è così. Lo abbiamo dimostrato di fatto in questi anni attraverso progetti, iniziative, eventi che hanno saputo coinvolgere in modo transgenerazionale moltissime persone.
Quest’anno dunque la nostra proposta riguarda un laboratorio espressamente rivolto a coniugare la creatività dei più giovani con un concetto di poesia che per quanto spesso inconsapevolmente, li coinvolge quotidianamente attraverso le loro scelte linguistiche e estetiche. Il lavoro condiviso in classe sarà volto a infondere in questo senso una maggiore consapevolezza delle proprie modalità espressive.
In classe la poesia infatti quest’anno la intenderemo ponendola entro tre dimensioni temporali:
- La presente, come sguardo sulla materialità delle cose e dei sentimenti più comuni, la cui lettura e dicibilità più sensibile rischia drammaticamente di essere sopraffatta dall’eccessiva immersione nei dispositivi tecnologici, dalla fretta e dalla poca cura nelle relazioni interpersonali.
- Una dimensione rivolta al futuro analizzando il linguaggio attraverso cui la scrittura può essere condivisa in modo costruttivo e consapevole sui social e in rete. Si veda a questo proposito l’articolo che abbiamo pubblicato recentemente sul sito del fondo librario sulle piattaforme social utili a chi ama condividere la propria scrittura e le proprie letture.
- Infine la dimensione del passato ossia rivolta alla prima memoria che ciascuno custodisce in merito al suono e al significato delle parole di un’infanzia che nel caso dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado è ancora un giacimento cui si può attingere per ritrovare un rapporto emotivo vivido con il proprio linguaggio originario.
A chi si rivolge il laboratorio, secondo quale modalità? La fascia di età coinvolta va dagli undici ai tredici anni. Il laboratorio prevede 32 ore, 4 ore suddivise in 2 lezioni da 2 ore ciascuna per ogni sezione del primo, secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Nelle prime lezioni di 2 ore avverrà un dialogo con gli studenti in cui verranno messi a fuoco in modo interattivo, le diversità del leggere e dello scrivere, come forma di comunicazione, al di fuori della scuola. Tra questi verrà annoverata la poesia e descritte le sue diverse funzioni e possibilità espressive nell’ambito soggettivo di ciascuno. Tramite la similitudine inoltre, rilevata nella poesia di autori più e meno noti i cui testi sono custoditi nel fondo librario e poi attraverso il linguaggio quotidiano, si formeranno le premesse per la lezione successiva dedicata alla rielaborazione personale. Infatti nella seconda lezione verranno suggeriti spunti (tenendo conto per ciascuna classe le diverse età coinvolte) per la messa in pratica in modo autonomo e personale delle conoscenze ottenute durante il percorso.
Qual è la spesa a carico delle famiglie? Nessuna. Il fondo librario svolge le attività suddette a carattere di volontariato al fine di diffondere la fruizione della poesia a partire dai più giovani.