Questo di Viviana Scarinci è il terzo libro che l’autrice pubblica sul dispositivo Ferrante (Elena Ferrante, eBook doppiozero, 2014, Neapolitanische Puppen. Ein Essay über die Welt von Elena Ferrante, trad. Ingrid Ickler, LaunenWeber, 2018). In 42 brevi capitoli viene ricostruito tutto fin dall’inizio cioè da quel fatidico 1992 in cui uscì L’amore molesto. Utilizzando come cartina di tornasole le trame e i linguaggi di tutti i libri e della fiction di cui Elena Ferrante è autrice, Scarinci racconta la favola verissima dell’incredibile ascesa di una scrittrice italiana invisibile che oggi è diventata la nostra autrice più nota e riconosciuta al mondo.
Le strategie finzionali, la misurazione della scrittura di genere con le logiche del potere patriarcale, il femminismo della differenza, la strategia simbolica dell’invisibilità, lo storytelling calibrato e modernissimo ma anche l’amicizia femminile e l’ambivalenza relazionale, il matrimonio all’italiana, il sesso e l’amore negli anni post-traumatici del boom economico. E ancora i riferimenti e rispecchiamenti internazionali in cui Elena Ferrante inserisce in termini letterari, politici e storici i contenuti prettamente narrativi della sua opera. Infine ma ancora non è tutto, il classismo e i linguaggi contraddittori che ne sono espressione.
In dialogo
Silvana Carotenuto (socia SIL) direttrice del Centro Studi Postcoloniali e di Genere – CSPG dell’Università L’Orientale di Napoli, Tiziana de Rogatis (socia SIL), Università per Stranieri di Siena, capofila degli studi ferrantiani con Elena Ferrante. Parole Chiave edizioni e/o, 2018 e l’autrice Viviana Scarinci, direttivo SIL, saggista e poeta responsabile del progetto Contemporanea fondo librario.
Iscriviti ai podcast di CONTEMPORANEA per ascoltare notizie, presentazioni, performance, reading, eventi audio
Per seguire l’incontro in diretta o per guardare la registrazione in un secondo momento
https://m.youtube.com/channel/UCjzVpcgVh6ByDnOe7zJHbuw/videos
https://www.facebook.com/feminismfieraeditoria/

#
Il Mattino
Il gioco del rispecchiamento letterario messo in campo da Viviana Scarinci è vario e complesso, ed ha le sue pagine più convincenti dove si riflette sui punti di contatto con l’ottica di Anna Maria Ortese. Titti Marrone
#
Il Manifesto
Viviana Scarinci, per Iacobelli editore, pubblica «Il libro di tutti e di nessuno», un ritratto storico-politico. La ricezione che accoglie in modo più o meno ideologico un’opera letteraria diviene anch’essa parte della storia che la accompagna, come accadde a Elsa Morante. Laura Fortini
#
L’Adigetto
Chi ha letto i romanzi di Elena Ferrante non può non avvicinarsi con curiosità a questo saggio che non soltanto racconta l’intera produzione dell’autrice, ma ne spiega i rapporti con la cultura internazionale e ne descrive i successi, operando confronti, ad esempio con Virginia Woolf, e recuperando brani di interviste e di articoli della misteriosa scrittrice. Luciana Gallo
#
Teatri e cultura
Un libro, questo della Scarinci, molto articolato, apparentemente complesso, ma decisamente fruibile, soprattutto a chi ha letto la produzione della Ferrante, ricco di citazioni letterarie e naturalmente aperto a diversi spunti di riflessione su un tipo di narrazione che mette al centro le donne. Elide Apice

Viviana Scarinci, Il libro di tutti e di nessuno. Elena Ferrante. Un ritratto delle italiane del XX secolo. Iacobelli editore, Guidonia-Roma, 2020, 213 pagine, 16 euro e-Pub 7,99 euro
Leggere Donna “Scarinci, dichiara fin dal sottotitolo la volontà di delineare «un ritratto delle italiane del XX secolo», e lo fa scrupolosamente, come quando traccia la mappa urbanistico-sociologica di una «città di sopra» e di una «città di sotto» che sottende le aspirazioni e i cambiamenti di status che sono raccontati in tutti i romanzi, e che si attaglia alla città di Napoli, ma anche a un panorama dell’anima. Ma ci regala soprattutto una modalità di scrittura coinvolgente e poetica, quasi mimetica rispetto a certe caratteristiche della scrittura di Ferrante che spalanca spaccati di trascendenza avvicinabili ai woolfiani “momenti di essere”, facendoci «affacciare sul tremendo». Marina Vitale
Vitamine vaganti, Toponomastica Femminile Molti pensieri sono scaturiti in noi come corollari di quelli espressi dall’autrice invisibile, proprio come suggeriscono il titolo e le riflessioni di Viviana Scarinci, il cui saggio è un’indispensabile guida alla lettura consapevole dei romanzi, dei saggi e degli articoli di Ferrante. Sara Marsico